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Quanto è importante l’educazione finanziaria nel settore del recupero crediti? Perché per un servicer come Prelios è importante promuovere l’educazione finanziaria?
L’educazione finanziaria o, nel nostro, caso, l’educazione creditizia, è fondamentale sia per Prelios che per tutto il settore del recupero del credito. Potrebbe sembrare controintuitivo e si potrebbe erroneamente pensare che per chi opera nell’industria del credit management possa essere più conveniente interagire con debitori poco preparati e/o informati. In realtà, vale proprio l’esatto opposto: un debitore finanziariamente educato ha maggiori probabilità di superare i periodi di crisi finanziaria, in quanto conosce le possibili opzioni di gestione di una crisi debitoria.
In questi casi, il nostro lavoro risulta non solo più semplice, ma anche più proficuo a beneficio di tutto il sistema economico.
Diversamente, un debitore non informato spesso tende a vivere le situazioni di crisi con vergogna, rifuggendole in maniera disordinata, finendo troppo spesso per trasformare una crisi temporanea e superabile in una crisi irreversibile.
Per Prelios quindi, il concetto di educazione creditizia, è fondamentale per l’effetto positivo sull’attività di recupero del credito: più semplice, veloce e proficua. Per questo motivo, abbiamo deciso di investire in educadebito.com già dal 2021.
Quali vantaggi porta la promozione dell’educazione alla gestione del credito e quali sono i potenziali impatti sul sistema paese?
Attraverso l’educazione finanziaria si abilita un numero crescente di imprese e individui a gestire in maniera corretta potenziali situazioni di difficoltà, evitando – come già dicevo – che crisi temporanee si trasformino in crisi irreversibili.
Quando questo avviene, il sistema Paese ne trae beneficio: i fallimenti o le esecuzioni si riducono, i carichi di lavoro della giustizia si alleggeriscono, i bilanci delle banche risultano più solidi, l’erogazione e l’accesso al credito migliorano e conseguentemente gli investimenti aumentano, creando un circolo virtuoso benefico per tutto il tessuto sociale che si declina, da ultimo, in un miglioramento delle capacità di reddito e di spesa degli individui.
Si parla tanto di nuove tecnologie e di intelligenza artificiale. Crede che l’educazione finanziaria e di conseguenza il settore del recupero crediti possano trarne beneficio? In che modo?
Credo che le nuove tecnologie possano avere un impatto considerevole nel nostro settore e un ruolo di primaria importanza nell’ambito dell’educazione finanziaria. Come sottolineavo, troppo spesso l’ineducazione di un debitore può portare al peggioramento di una crisi debitoria che potrebbe essere prevenuta o evitata. Le ragioni sono molteplici ma sicuramente la scarsa conoscenza degli strumenti di gestione di una crisi acuiscono la sensazione di inadeguatezza e lo stress legato alla stigmatizzazione del fallimento e all’eccessiva burocratizzazione del mondo del credito e delle procedure esecutive o fallimentari.
In questo senso le nuove tecnologie e la digitalizzazione possono essere fondamentali per rimuovere alcuni ostacoli. Pensiamo, ad esempio, al lavoro fatto sulla customer experience in ambito PA o nel wealth management, mondi tipicamente percepiti come difficilmente accessibili perché complessi o burocratici. Qui i canali digitali hanno ridotto o eliminato le barriere esistenti, facilitando e de-burocratizzando l’erogazione dei servizi, cosi da democratizzarne l’accesso. Allo stesso modo, il settore del recupero crediti può investire in tecnologie digitali per ridurre le complessità e lo stress che ad oggi imprese e individui sperimentano creando una migliore borrower experience.
Riassumendo, il know-how che vorremmo mettere a disposizione si compone di know, inteso come utilizzare la nostra esperienza di gestori del credito per educare individui e aziende a una corretta gestione (se non prevenzione) della crisi finanziaria, e di how, inteso come strumenti e canali che facilitino imprese e individui a districarsi con maggior soddisfazione in situazioni potenzialmente complesse e preoccupanti.