Piccoli passi, grandi risultati

Stefano Miglietta, classe ’89, torinese con origini salentine.
Master in Sport Marketing & Management alla Cà Foscari di Venezia, inizia subito dopo la laurea a lavorare nel mondo dello sport viaggiando per l’Europa e per il Mondo.
Tornato in Italia, passa al mondo delle vendite con vari ruoli e spaziando in diversi ambiti e parallelamente crea il suo progetto online chiamato “Le Formiche - Piccoli Passi, GRANDI RISULTATI” e dopo due anni fonda la sua agenzia di Marketing e Comunicazione.

1. “Piccoli passi, grandi risultati”. E’ il motto di “Formiche” il blog - di cui è il Fondatore - che si propone di fare da punto di incontro tra gli esperti di finanza e chi si sta avvicinando per la prima volta a questi argomenti. Da dove le è nata l’idea e a chi si rivolge nello specifico il suo progetto?

L’idea delle Formiche è nata in un momento di profondo dissenso verso i guru della finanza online che proponevano la possibilità di arricchirsi dal giorno alla notte. Cinque anni fa, al culmine del periodo in cui le criptovalute sembravano in grado di rendere milionaria qualsiasi persona senza alcuna competenza, vedevo costantemente foto di ragazzi circondati da banconote e macchine di lusso (affittate) che cercavano di presentare la loro soluzione magica.

Da appassionato di finanza, ho ritenuto essenziale mettermi in gioco e cercare di offrire una visione più sana ed etica del mondo degli investimenti, aggiungendo un altro argomento a me caro, ovvero la crescita personale. Il primo piccolo passo è stato obbligarmi ad andare online tutti i giorni per almeno un anno, con l’unico obiettivo di aprire gli occhi ai più giovani. Ben presto mi sono reso conto che il tema attraeva anche persone decisamente meno acerbe, e la varietà del pubblico si è ampliata notevolmente. Direi che chiunque, dai 16 ai 40 anni, possa trovare informazioni utili per ottenere una panoramica o dissipare dubbi riguardo agli investimenti.

2. Tralasciando quindi le abitudini delle cicale, cosa significa oggi saper gestire in modo consapevole il denaro?

Quando si parla di denaro non è così scontato dare delle “regole” universali, però come il nome del progetto suggerisce, due degli aspetti fondamentali sono il risparmio e la consapevolezza finanziaria.

Ognuno di noi parte da un background unico, intraprende strade diverse e ha progetti di vita che differiscono da chiunque altro. Proprio per questo se non si ha consapevolezza di cosa sia necessario in termini economici per proteggersi dai rischi e affrontare il futuro, si rischia di farsi cogliere impreparati ed inevitabilmente reagire alle conseguenze del fallimento.

Ai giovani che ci hanno seguito fin dall’inizio, abbiamo subito fatto percepire quanto sia importante non assecondare le mode a tutti i costi, sia dal punto di vista tecnologico che nell’abbigliamento.

Non è la griffe su una borsa o su una scarpa ad identificare il valore di una persona, tanto più se per poterle acquistare si è dovuto ricorrere a debiti.

Questo non vuol dire essere votati al minimalismo o vivere come degli eremiti, il giusto equilibrio e la consapevolezza di sapere cosa si può e cosa non si può fare in un determinato momento basta e avanza per iniziare a prendere confidenza con un argomento così importante come il denaro.

3. Facendo un bilancio dei tantissimi temi proposti nel suo Blog, quale meriterebbe di essere ancora approfondito? Altrimenti detto: cosa si può fare per accrescere la diffusione di una cultura finanziaria inclusiva nel nostro Paese?

La risposta è semplice. La scuola DEVE diventare il mezzo attraverso il quale ogni ragazzo possa accrescere la sua cultura finanziaria.

Non si può tralasciare un argomento così importante e non può essere demandato alle famiglie.

La mia, seppur minima esperienza, mi ha mostrato come i giovani che arrivano da famiglie dai ceti sociali più bassi abbiamo una propensione al rischio pari a zero perchè le loro famiglie demonizzano gli investimenti avendo conoscenze molto limitate o perché le esperienze del passato le hanno traumatizzate negativamente.

Sarebbe interessante anche creare campagne di sensibilizzazione indipendenti che si focalizzino su concetti finanziari chiave, come risparmio, investimento, pianificazione pensionistica e gestione del debito.

Sarebbe bello riuscire a creare un ambiente in cui le persone si sentano sicure ed empatiche riguardo ai temi finanziari e siano in grado di prendere decisioni informate sulla gestione del loro denaro. La collaborazione tra governo, istituzioni finanziarie, organizzazioni non profit e la società civile può svolgere un ruolo fondamentale in questo processo.

4. In qualità di moderatore della Cerimonia di premiazione dei “Fuoriclasse della scuola”, cosa si sente di raccomandare a questi giovani e talentuosi studenti e studentesse per stimolarli nella crescita del proprio capitale umano e della consapevolezza economico-finanziaria?

Ci tengo a dire che sono veramente orgoglioso di aver potuto moderare questa Cerimonia e di aver conosciuto i Fuoriclasse. Come detto anche dai tantissimi ospiti ed imprenditori che ho avuto l’onore di intervistare, la cosa che raccomanderei subito è di vivere un’esperienza all’estero con il desiderio di tornare in Italia riportando il bagaglio culturale acquisito mettendolo generosamente al servizio della nazione. Vivere all’estero sarà anche il primo passo per la consapevolezza economico-finanziaria dovendo provvedere in autonomia a tantissime cose che generalmente vengono gestite dalle famiglie. Personalmente, essere partito dopo la laurea è stato un plus che, al ritorno in Italia, mi ha consentito di avere una marcia in più rispetto a chi non aveva fatto le stesse esperienze.

Mi sento di sottolineare anche quanto l’apprendimento continuo debba entrare nel DNA della loro crescita insieme alla curiosità di apprendere orizzontalmente più cose possibili. Sono certo che il giusto mix di questi tre consigli possa garantire loro una crescita eccezionale.