L’educazione finanziaria in cuffia

Francesco Namari - Mi sono laureato alla London School of Economics nel 2016 in contabilità e finanza. Poi sono rimasto a Londra per altri 5 anni, dove ho lavorato come analista in una investment bank americana. In banca mi occupavo di IPO, ovvero ero nel team responsabile di valutare e quotare in borsa le aziende.

Durante i miei anni in banca, ho fondato Bank Station, un podcast e pagina Instagram con l’obiettivo di divulgare l’economia e la finanza a chiunque. Quando gli ascoltatori e l’audience di Bank Station sono cresciuti tantissimo, ho deciso di trasformare Bank Station in una startup con sede a Bologna, mi sono licenziato, e ora da più di un anno mi dedico interamente a questo progetto.

 
 
1. Sei Co-founder di Bank Station, azienda specializzata nella creazione e divulgazione di contenuti di educazione finanziaria in formato video, scritto, podcast e sotto forma di eventi dal vivo. Qual è il vostro tratto distintivo e quali obiettivi ti sei proposto di raggiungere?

A differenza delle altre piattaforme di educazione finanziaria, gestite perlopiù da studenti, Bank Station è l’unico produttore in Italia di contenuti di educazione finanziaria scritti esclusivamente da ex professionisti del settore finanziario. Il nostro team è composto interamente da ex professionisti del settore dell’investment banking e della consulenza aziendale. Abbiamo abbandonato i nostri lavori per dedicarci interamente a questo progetto.

L’obiettivo di Bank Station non è solo quello di aumentare l’alfabetizzazione finanziaria in Italia, ma anche quello di stabilire uno standard, uno standard che l’educazione finanziaria in Italia deve avere: precisa, di alta qualità e fruibile gratuitamente da chiunque. In questo modo, sarà molto più difficile per i divulgatori disonesti raggiungere un gran numero di persone.

2. Bank Station ha una forte presenza sui social media. I vostri profili social sono seguiti da una community di oltre 150.000 persone interessate al mondo dell’imprenditoria, del risparmio e degli investimenti. Come siete riusciti a convogliare un interesse così forte su temi percepiti talvolta come complessi o noiosi?

Abbiamo fatto il contrario di tutti gli altri. Non abbiamo associato l’educazione finanziaria alla ricchezza e soprattutto non abbiamo banalizzato i temi trattati.

I nostri contenuti trattano temi economico-finanziari, anche i più complessi, utilizzando un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non ha conoscenze finanziarie pregresse. Tuttavia, pur utilizzando questo linguaggio inclusivo, i nostri contenuti non banalizzano i temi trattati: Bank Station non manda il messaggio che la finanza e l’economia siano argomenti semplici, ma crede che possano essere resi accessibili a tutti attraverso il linguaggio giusto.

Non promettendo semplicità e ricchezza in poco tempo, siamo cresciuti lentamente. Ma perseverando siamo riusciti ad abituare le persone ad apprezzare i contenuti lunghi, precisi e, talvolta noiosi.

Rendere questi argomenti meno noiosi, beh, è il nostro lavoro. Ogni giorno ci inventiamo nuovi sistemi per mantenere alta l’attenzione degli ascoltatori anche in contenuti molto lunghi. Pensa che un video che abbiamo pubblicato qualche mese fa sul funzionamento dell’irpef, ha ricevuto più di 2,5 milioni di visualizzazioni, ha ricevuto oltre 100 mila like, ed è stato ricondiviso centinaia di volte.

3. Ci racconti un vostro evento-tipo? A chi vi rivolgete, in che modalità e con quali strumenti?

Il nostro linguaggio chiaro rende i nostri contenuti adatti ad un pubblico molto ampio. Non abbiamo un target preciso.

Nei nostri eventi dal vivo facciamo educazione finanziaria attraverso i podcast dal vivo. Forniamo a tutti i partecipanti delle cuffie di alta qualità e cominciamo a raccontare la storia, accompagnata da un immersivo sound design prodotto dai nostri fonici, che sono anche loro presenti durante l’evento.

Lo storytelling avvincente e il sound design immersivo ci aiutano a tenere altissima la concentrazione dei partecipanti anche per diverse ore. Questo ci permette anche di poter affrontare i temi più lunghi e complessi, che richiedono anche più di un’ora per essere divulgati come si deve.

4. Su Spotify realizzate dei podcast di storia economica e educazione finanziaria molto seguiti dagli utenti. Puoi svelarci quali sono gli ingredienti vincenti e in grado di appassionare il pubblico?

Anche qui, storytelling avvincente combinato a sound design immersivo. Nei nostri podcast riusciamo a tenere le ascoltatrici incollate alle cuffie anche per due ore di fila.

I nostri podcast funzionano così bene soprattutto perché, prima di scriverli, studiamo per mesi. Non cominciamo a scrivere e registrare finché non diventiamo espertissimi dell’argomento che vogliamo trattare. Solo così è possibile spiegare le cose in modo semplice, e trasmettere la passione che abbiamo per l’economia e la finanza alle nostre ascoltatrici e ascoltatori.