Le diffuse convinzioni sui generi

Annalisa Valle, ricercatrice in Psicologia dello sviluppo e dell’educazione, membro dell’Unità di Ricerca sulla Teoria della Mente (Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). I suoi interessi di ricerca riguardano l’educazione finanziaria, le competenze sociali e la Teoria della Mente in età evolutiva.



1. Nell’ambito del ciclo di webinar “Economia e Fantasia” promosso da Wibida e da FEduF hai un ruolo decisivo: gestire “l’angolo dei consigli” sull’uso consapevole del denaro per i genitori e le famiglie. C’è un consiglio irrinunciabile che vale per tutti? Se sì, qual è?

Il consiglio irrinunciabile è: parlare di denaro con i propri figli. Spesso i genitori hanno dubbi, pensano sia meglio non trattare questo tema con i bambini, perché potrebbero non capire o perché li ritengono troppo piccoli. Iniziare presto a parlare di denaro significa far capire ai figli che esso è uno strumento importante per il benessere della famiglia e per questo motivo deve essere gestito al meglio, secondo le necessità di ciascuno e i valori che i genitori vogliono trasmettere.

2. Gestione del denaro e differenze di genere con i bambini. Quali sono gli stereotipi più consueti nel nostro Paese?

Gli stereotipi legati alle differenze di genere riguardano la presunta migliore abilità dei maschi nella gestione del denaro rispetto alle femmine, che si accompagna a un altrettanto presunta migliore abilità scolastica in materie scientifiche e matematiche. Inoltre, ancora oggi si pensa che le femmine spendano più dei maschi e che per questo sia importante insegnare loro a risparmiare, mentre è opportuno che i maschi imparino a investire e far fruttare del proprio denaro. Infine, probabilmente è ancora diffusa la convinzione che ai maschi il denaro serva più che alle femmine, le quali nella vita potranno sempre appoggiarsi a un uomo che provvederà alle loro necessità.

3. Ci sono evidenze scientifiche a livello nazionale e internazionale che rivelano quanto sia urgente un’azione di sistema per la crescita dell’educazione finanziaria degli italiani?

La letteratura è ormai concorde sull’importanza di promuovere azioni sistematiche per migliorare il livello di competenze finanziarie delle persone, anche se non sempre ciò è possibile. In particolare, tutte le rilevazioni confermano che in Italia già gli adolescenti sono molto poco informati e competenti su questi temi e questo si riflette inevitabilmente sulle loro capacità di gestione finanziaria nel presente e nel futuro. Per recuperare questa difficile situazione è necessario pensare a interventi ad ampio raggio, poiché solo in questo modo è possibile coinvolgere un’ampia parte della popolazione con l’obiettivo di fornire conoscenze e costruire competenze di base che siano applicabili agli specifici contesti di vita delle persone, in relazione alle diverse età ed esigenze.