Le competenze necessarie per lo sviluppo delle carriere professionali

Oscar Pasquali è Amministratore delegato di Generation Italy, Fondazione no-profit avviata da McKinsey & Company. Si occupa di temi quali istruzione, formazione, futuro del lavoro, impatto sociale. Oggi in Generation, che ha contribuito a lanciare in Italia, con la duplice missione di aiutare giovani ad acquisire competenze e professionalità utili ad entrare nel mondo del lavoro e di supportare le imprese nell’individuare personale con la preparazione e la motivazione di cui hanno bisogno.
È stato Capo della Segreteria Tecnica del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di due Governi, seguendo la Riforma della Scuola, il Piano Nazionale della Ricerca e il Piano Industria 4.0 e come Co-Sherpa del G20 Science & Technology in Cina e Sherpa nel Comitato Future of Production del World Economic Forum.
In passato si è occupato anche di internazionalizzazione di impresa, relazioni internazionali e istituzionali e collaborazione tra pubblico e privato in American Chamber of Commerce in Italy, dove ha collaborato con il Governo Americano per la partecipazione degli Stati Uniti ad Expo Milano 2015.
Oscar ha avviato la sua carriera in consulenza strategica dove ha servito primarie istituzioni, governi e aziende. Laureato in Storia presso l’Università degli Studi di Trento ha conseguito un Master in Public Management alla SDA Bocconi.
 
 

1. Creata da McKinsey & Company nel 2015, Generation, di cui è Amministratore Delegato per l’Italia, è l’organizzazione internazionale no-profit che si propone di contribuire a ridurre la disoccupazione giovanile, aiutando ragazze e ragazzi ad acquisire le competenze necessarie per avviare le proprie carriere professionali e supportando al contempo le imprese nell’individuare persone con le professionalità di cui hanno bisogno. In che modo riuscite a sviluppare competenze altamente qualificate mantenendo un approccio inclusivo?

In Generation ci impegniamo a dare a giovani un’opportunità di crescita personale e professionale esclusivamente in base alla loro motivazione e alla loro attitudine, al di là delle esperienze professionali pregresse, del titolo di studio e della provenienza geografica, aiutandoli ad acquisire le competenze necessarie per avviare o reinventare carriere altrimenti inaccessibili. Nell’attuale mondo del lavoro è ormai impensabile credere che le competenze acquisite nei primi venti anni della propria vita siano sufficienti per gestire un’intera carriera professionale. Le necessità di competenze e professionalità da parte delle imprese evolve rapidamente e di frequente le aziende faticano a trovare personale sufficiente qualificato. Ne è prova il mismatch, solo nel 2023 i datori di lavoro in Italia non sono riusciti a ricoprire oltre 1,14 milioni di posizioni di lavoro e questa difficoltà è in crescita: tra il 2018 e il 2023 il disallineamento di competenze è cresciuto del 57%. In questo contesto, le competenze sono sempre più centrali anche rispetto ad elementi che tradizionalmente hanno sempre giocato un ruolo preponderante nei percorsi di selezione da parte dei datori di lavoro, come gli studi e l’esperienza pregressa. La buona notizia è che oggi esistono diverse opportunità per acquisire o riqualificare le proprie competenze che tengono conto delle esigenze dei diversi fruitori.

2. Quale peso ha l’educazione finanziaria nei corsi gratuiti di formazione professionalizzante ed esperienziale che organizzate?

Dal 2024 abbiamo deciso di avviare un accordo con FeduF per integrare i moduli di educazione finanziaria all’interno di tutti i programmi formativi che eroghiamo. Generation ha l’ambizione di supportare i suoi studenti nell’avviare carriere che siano occasione di crescita professionale e personale nonché di indipendenza finanziaria. Ma rendersi indipendenti economicamente non è sufficiente, alla possibilità di mantenersi va associata anche una maggiore consapevolezza di come gestire le risorse guadagnate per non rischiare di perderle ma anche per valorizzarle. Sappiamo quanto ancora nel nostro Paese l’educazione finanziaria non sia sufficientemente diffusa (secondo l’indagine triennale sull’alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia condotta dalla Banca d’Italia in una scala da 0 a 20 nel 2023 il punteggio medio è del 10,6), queste nozioni possono sembrare distanti, soprattutto per i giovani, ma toccano la vita delle persone nella loro quotidianità. Per questo abbiamo deciso di collaborare con FEduF e mettere a disposizione di tutti i nostri studenti delle nozioni base ma che possano avviare una riflessione su queste tematiche.

3. In un Paese come il nostro che conta oltre 1 milione di giovani disoccupati, quanto conta la crescita dell’alfabetizzazione finanziaria?

Secondo l’«Indagine sull’alfabetizzazione finanziaria condotta dalla Banca d’Italia su un campione di 5.400 giovani e resa nota a inizio 2024, la cultura finanziaria dei giovani è disomogenea: le conoscenze finanziarie sono più alte tra gli studenti, rispetto a chi già lavora o è in cerca di occupazione – quest’ultimo dato su oltre 800.000 giovani che attivamente sono in cerca di lavoro e 1,6 milioni di NEET è preoccupante; c’è poi un divario di genere a sfavore delle donne, e ancora tra i residenti nelle regioni del Centro, del Sud e nelle Isole rispetto al Nord di Italia. Questo ci dice chiaramente che occorre lavorare in modo sistemico per assicurare a tutti un livello adeguato di alfabetizzazione finanziaria, garantendo quelle competenze base per prendere decisioni finanziare informate ed essere in grado di affrontare in modo consapevole le sfide finanziarie della quotidianità.

4. Cosa si sente di raccomandare ai diplomati dei corsi lanciati da Generation Italy per stimolarli nella crescita del proprio capitale umano e della consapevolezza economico-finanziaria?

Di essere curiosi e di considerare quello che si fa sempre l’inizio di un percorso e non un punto di arrivo. Questo è particolarmente vero per le competenze professionali ma anche per quelle economico-finanziare. Le esigenze di conoscenza cambieranno nel tempo in base al proprio percorso professionale. È importante che le competenze economico- finanziarie evolvano di pari passo a quelle professionali. Imparare a gestire il denaro in modo efficace oltre che adeguato alle proprie risorse personali, comprendere i rischi e le opportunità di scelte finanziarie, significa costruire un futuro solido.