Impariamo ad imparare

Cinzia Garino - Docente di scienze economiche aziendali presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Grandis” di Cuneo in cui insegno Tecniche Professionali dei Servizi Commerciali e Discipline Turistiche Aziendali, con esperienza anche presso il corso serale rivolto agli adulti.

Nel 2016 il primo approccio didattico all’educazione finanziaria, avendo conseguito il titolo di Educatore Finanziario a seguito di percorso formativo presso l’Associazione Italiana Educatori Finanziari.

Particolarmente sensibile alle attività laboratoriali e al learning by doing, organizzo la didattica coinvolgendo imprenditori ed esperti di settore, sostengo progetti di Impresa Simulata e propongo visite aziendali, con l’intento di promuovere la creazione di nuove esperienze, necessarie per stimolare l’interesse e la passione per il percorso economico scelto dai nostri allievi.

Ritengo prioritario far riscoprire e maturare competenze imprenditoriali e soft skills, oggi cruciali data la dinamicità di mercato in cui si richiede adattamento e apprendimento permanente.

Attualmente sono membro della Commissione Orientamento con particolare riferimento ai percorsi post-diploma.

 
 
1. Magalì e Luca, due studenti della sua classe, hanno vinto l’European Money Quiz Italia 2023. Quali sono stati gli strumenti e le modalità con cui è riuscita a coinvolgerli e motivarli?

Ho avuto l’opportunità di formare questi ragazzi dalla classe prima, e fin da subito ho adottato strategie e metodologie didattiche volte a sostenere gli apprendimenti con taglio pratico, per sostenere l’attenzione e sensibilizzare sulla necessità di “imparare ad imparare” per poter applicare, nella vita quotidiana, quanto si apprende dalla materia.

Quest’anno il coinvolgimento si è intensificato, dati gli argomenti di natura economico – finanziaria previsti dal piano di studi, e l’adesione della classe all’European Money Quiz, oltre a dimostrare le conoscenze acquisite in classe, ha permesso di sperimentare il mettersi in gioco con i propri pari a livello nazionale… è stata un’esperienza intensa e collaborativa e l’arrivo sul podio ne è stato il risultato.

2. Qual è il rapporto che i giovani di oggi hanno con il denaro?

Nel mio quotidiano rilevo quanto sia importante sostenere la conoscenza e la consapevolezza nell’uso del denaro, quale risorsa limitata da dover gestire in modo efficace ed efficiente, per cui risulta fondamentale saper riconoscere il concetto di budget e saper definire delle priorità.

Personalmente credo che la propensione dipenda molto dal modus operandi in famiglia: osservo che alcuni sono sensibili al concetto di moderazione e controllo nelle spese, molti altri invece non riconoscono la correlazione tra valore del bene/servizio e relativo prezzo.

Per quanto riguarda i mezzi di pagamento, risulta essere ancora molto diffuso l’uso del denaro contante.

3. Ci sono differenze nell’approccio all’uso del denaro tra studenti e studentesse?

Sinceramente non rilevo questa grande differenza di genere, tutto è in funzione alla consapevolezza del valore del denaro e su questo intravedo quanto i ragazzi hanno assorbito dal loro contesto di riferimento: la famiglia prima, l’ambiente scuola e i pari dopo… l’adolescenza, in particolare, rappresenta una fase delicata e forse la più dispendiosa, per poter raggiungere status richiesti dal gruppo di riferimento; ritengo sia fondamentale investire, in modo trasversale, in formazione di natura economico-finanziaria.

4. Cosa fa la scuola italiana per rafforzare le competenze di cittadinanza degli studenti e cos’altro si potrebbe fare?

È stato introdotto l’insegnamento dell’educazione civica come nuova disciplina annuale… ovviamente le tematiche affrontate sono numerose e trasversali. Penso sia necessaria una maggiore sensibilizzazione da parte della comunità scolastica, circa la tematica dell’educazione finanziaria, per poter sostenere le nuove generazioni ad assimilare in modo corretto i concetti di valorizzazione delle risorse, propensione al rischio, investimenti ponderati e risparmio.