A Bruxelles con passione

Angela Foppa Vicenzini è laureata in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bergamo. Docente di ruolo dal 1991, nel corso della sua carriera ha insegnato inizialmente Laboratorio Trattamento testi. Dopo aver conseguito l’abilitazione in discipline giuridiche ed economiche insegna attualmente diritto ed economia politica al Liceo delle Scienze Umane e al Liceo Economico Sociale presso l’IIS B. Munari di Crema, piccola città della provincia di Cremona.

1. Due studenti della sua classe hanno vinto l’European Money Quiz Italia e voleranno a Bruxelles per aggiudicarsi il titolo di classe campione in Europa. Quali sono stati gli ingredienti per raggiungere la vittoria?

Devo dire che la vittoria è arrivata del tutto inaspettata. Gli studenti che hanno deciso di partecipare alla competizione si sono subito appassionati e si sono esercitati ripetendo più volte i quiz dei link di prova, sia in classe che a casa. Sicuramente li ha aiutati il fatto di essere veloci nell’utilizzo delle nuove tecnologie, anche se naturalmente alcuni contenuti richiesti erano conosciuti perché trattati e studiati in classe, un certo spirito di competizione e … perché no, un pizzico di fortuna.

2. È stato facile appassionare i suoi studenti a temi complessi come l’economia e la finanza?

In realtà coinvolgere i miei studenti e catturare la loro attenzione è stato più semplice del previsto; grazie all’utilizzo delle tecnologie e dell’applicazione Kahoot, strumenti sicuramente più vicini ai giovani di oggi e anche più accattivanti rispetto al tradizionale libro di testo. Per i ragazzi la competizione è sembrata quasi un gioco attraverso il quale sono riusciti comunque ad apprendere.

3. Qual è il rapporto che i giovani di oggi hanno con il denaro?

La gran parte dei ragazzi oggi ha del denaro a disposizione, principalmente proveniente dai regali in occasioni di compleanno/festività, in cambio di buoni risultati scolastici o se si comportano bene. Altri invece hanno una paghetta fissa. Sicuramente dispongono di più soldi rispetto ai miei tempi, spendono di più e con maggiore facilità anche solo per non sentirsi diversi dagli amici ed avere le stesse scarpe, lo stesso smartphone, lo stesso taglio di capelli e così via, senza dare al denaro il giusto valore.

4. Un suggerimento da dare ai genitori sull’educazione al risparmio consapevole dei loro figli.

Ritengo sia molto importante insegnare loro, sin da piccoli, a non sprecare il denaro, a risparmiare per il futuro e che guadagnare soldi costa molta fatica. All’interno dell’educazione degli adolescenti e dei giovani, l’educazione al risparmio deve essere considerato dal genitore parte integrante e fondamentale per la crescita e la formazione dei propri figli. Alcuni genitori comprano tutto ciò che il figlio desidera per rimediare a delle mancanze o per alleviare sensi di colpa nei confronti dei figli stessi. Ritengo che i “no” a fronte di continue richieste di acquisti, si possono mostrare molto educativi. I figli devono comprendere che i soldi, servono per comprare prima di tutto cose necessarie come il cibo, i vestiti e poi quando è possibile si comprano anche le cose che fanno divertire.
Col passare degli anni, penso possa essere molto utile concordare insieme una “paghetta” settimanale o mensile e sviluppare un piano di spesa, cominciando a spiegare l’importanza che può avere il risparmio per esigenze future.
Intorno agli anni dell’adolescenza, si può permettere al ragazzo di sperimentare dei lavoretti part-time che favoriscono il suo senso di autonomia. Infine, rendere gradualmente i giovani partecipi dell’economia domestica, offre loro l’occasione di capire quale posto occupano i soldi nella vita e di attribuirgli il giusto valore e significato.