Cristina Perciaccante

Mi piacerebbe raccontare di essere nata sugli scalini di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, di aver avuto come compagno di banco Warren Buffett e di essermi sposata con Donald Trump. In realtà sono una donna normalissima che a un certo punto della vita si è stancata di tirare la cinghia per vivere. Ho iniziato a investire per gioco nel 2001. Non avevo alcuna esperienza in merito e ho fatto un sacco di errori prima di arrivare a guadagnare davvero tanto. Da allora ho partecipato a una lunga serie di seminari in economia e finanza tenuti dai migliori esperti del settore come Suze Orman, Harv Ecker, Richard Duncan e Robert e Kim Kiyosaki. Ho continuato la formazione leggendo libri, tra gli altri, di Napoleon Hill, Roy Martina, Zig Ziglar, Brian Tracy e Paul Krugman. Dal 2016 sono Educatore Finanziario certificato AIEF e ho ricevuto il premio “Donne che ce l’hanno fatta” – Edizione Expo 2015. Oggi tengo i corsi di Potereconomico.com sull’educazione finanziaria e organizzo quelli sugli investimenti in obbligazioni, oro, argento, azioni, diamanti e molti altri ancora.
 

1. I giovani si trovano oggi a dover fronteggiare situazioni e scelte finanziarie più impegnative di quelle vissute alla stessa età dai loro genitori. Quanto può essere ancora fatto per raggiungere un buon livello di educazione finanziaria nelle scuole?

L’apertura dei mercati ha ampliato la scelta di strumenti finanziari a disposizione degli investitori, quella che è rimasta uguale è la conoscenza della materia tra il pubblico. Chi vuole investire, oggi, deve per forza imparare a districarsi tra tutta una serie di possibilità impensabili fino ad ora. Per questo l’educazione finanziaria è diventata importantissima. Insegnarla nelle scuole è basilare per portarsi al passo con i tempi ma, a mio parere, se non si interviene su genitori ed insegnanti, rischia di essere inefficace. Questo perché in una famiglia con problemi di soldi o con una visione alterata della gestione del denaro, lo studente assimila l’esempio che ha in famiglia più di quanto non impari sui banchi di scuola.

2. Sul tuo sito si legge: “Solo la conoscenza ci dà il potere di cambiare la nostra vita”. Come hai cercato di comunicare questo valore a tua figlia?

Le ho sempre insegnato a non dover dipendere, a documentarsi prima di sparare sentenze e a leggere molto. In questo sono stata facilitata dal fatto che non abbiamo una televisione. Di suo, mia figlia, per la professione che ha scelto (è ufficiale sulle navi), sa che un giorno deterrà il comando e ha preso la cosa con estremo rigore studiando e imparando ben più di quanto le era richiesto. Per quanto attiene al denaro è stata un’ottima allieva e ha iniziato ad investire già a 16 anni.

3. Da educatore finanziario certificato, che consiglio daresti a chi vuole avvicinarsi al mondo dell’informazione economico-finanziaria?

Leggete, documentatevi, studiate. Evitate di pensare a priori che sia una materia difficile solo perché vogliono farvelo credere. Esistono in commercio libri sull’educazione finanziaria scritti con termini comprensibilissimi e alla portata di tutti. Non cedete alla pigrizia o, peggio, alla paura.

4. In questo momento di fragilità economica e instabilità dei mercati, quanto conta il risparmio? Quali strumenti consigli in alternativa al buon vecchio materasso?

Oggi risparmiare non è la scelta migliore da farsi. Lasciare soldi sul conto corrente non produce più interessi e il capitale viene eroso da imposte, tasse e spese. Il denaro va fatto lavorare e, tra tutti gli strumenti finanziari presenti sul mercato, c’è senz’altro quello adatto a ognuno di noi. La scelta va fatta in base al nostro orizzonte temporale, al grado di rischio che siamo in grado di accettare e, come sempre, al nostro livello di conoscenza. È, per esempio, inutile accettare dei rischi facendo trading se non ne sappiamo niente o comprare investimenti a lunga scadenza se vogliamo ottenere risultati veloci. In quanto educatore finanziario (e non promotore finanziario) non consiglio mai investimenti, mi limito a fornire gli strumenti affinché chiunque possa scegliere personalmente in cosa investire.