Come cambia il senso del denaro

Giulia Sesini, Ricercatrice e docente di Psicologia dei Consumi e Psicologia Economica presso la Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica.
 
 
 

1. La psicologia cosa può dire sul denaro?

Tantissimo. Il denaro è un oggetto estremamente complesso, la cui funzione va oltre quella puramente economica. La psicologia ci ha mostrato come il denaro rifletta una complessa rete di significati, emozioni e credenze che variano da individuo a individuo e che hanno un impatto non solo nel determinare quali pratiche economiche e finanziarie verranno messe in atto, ma anche come ci comporteremo in altre sfere della nostra vita, come per esempio nel contesto relazionale e lavorativo.

2. E qual è la relazione tra felicità e denaro?

Molti tendono a sovrastimare il ruolo del denaro nel determinare la nostra felicità, ma sarebbe comunque sbagliato pensare che esso non abbia alcun peso. La relazione tra denaro e felicità esiste, ma bisogna tenere presente che si tratta di una relazione debole. Questo perché il nostro benessere dipende da molti altri fattori che hanno un ruolo più determinante, come le relazioni e la salute.

3. Per quanto riguarda le nuove generazioni, cosa cambia nel rapporto con il denaro?

Stanno cambiando molte cose. Innanzitutto, bisogna considerare che le nuove tecnologie di pagamento hanno un grande effetto sul modo in cui percepiamo il denaro. Per esempio, non possiamo pensare che Baby Boomers e Gen Z vedano il denaro contante con gli stessi occhi: un nostro recente studio ci ha mostrato che per le generazioni più mature il contante è carico a livello affettivo, richiamando la tradizione e i tempi passati; per i giovani invece questa componente sentimentale non esiste, tanto che i contanti sono spesso percepiti come soldi “finti” (Castiglioni, Sesini, Pinel e Lozza: “Psychology of money and new methods of payment: generational differences towards a cashless society”, Micro & Macro Marketing, 2/2023, 311-336).

4. Cos’altro sappiamo su questi cambiamenti nel modo di pensare al denaro?

Il significato stesso del denaro sta cambiando. Confrontando le parole maggiormente associate al concetto di denaro tra persone appartenenti a generazioni diverse, abbiamo constatato grandi differenze tra persone di generazioni diverse. I giovani adulti tendono ad avere una visione più pragmatica e disincantata del denaro, legata a termini concreti come soldi, contanti e monete. Le persone più mature sono invece maggiormente orientate verso una visione simbolica, citando più frequentemente parole come serenità, sicurezza o libertà (Sesini e Lozza: “La rappresentazione sociale del denaro e della crisi economica: differenze per ciclo di vita”, Sistemi Intelligenti 3/2023, 605-515). Insomma, alcuni cambiamenti sono fisiologici di momenti diversi della propria vita, ma così come sta cambiando il modo di vivere la carriera e il lavoro, allo stesso modo stiamo assistendo a una modifica nelle modalità di rapportarsi con il denaro.