Fondazione per l'educazione finanziaria
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      Le scelte confuse

      Anna Vizzari​

      1. In Altroconsumo lavora da anni a progetti per lo sviluppo dell’educazione finanziaria nel Paese. Quali obiettivi si è data?

      Ho la fortuna di lavorare ormai da 20 anni in Altroconsumo, un’organizzazione di consumatori attiva e innovativa che da sempre ha interpretato in modo “nuovo” il tema dell’educazione finanziaria. Il mercato dei servizi finanziari è un mondo complesso che offre tanti prodotti e in cui operano tanti soggetti (dalle banche alle finanziarie passando per gli istituti di pagamento, le compagnie di assicurazione e i mediatori). Un mondo in cui spesso le persone fanno scelte confuse perché non adeguatamente informate. Negli ultimi anni si è parlato e si parla tanto di educazione finanziaria; se ne parla tanto e da diverse parti, forse anche in maniera un po’ confusionaria. Noi di Altroconsumo pensiamo che l’educazione finanziaria debba essere fatta nei confronti dei consumatori ma anche nei confronti delle aziende. L’educazione finanziaria per noi dovrebbe anche significare formare gli operatori e i consulenti adeguatamente sulle norme affinché possano dare le giuste notizie e le giuste consulenze ai consumatori. Su questo le Autorità dovrebbero maggiormente lavorare.
      Lato consumatori gli obiettivi che Altroconsumo cerca di raggiungere sono tre:

      • Rendere i consumatori consapevoli perché spesso non ricevono informazioni adeguate dagli operatori di mercato: per questo è fondamentale renderli consapevoli dei loro diritti e delle loro scelte in modo che siano le più corrette e giuste possibili. Diamo loro gli strumenti per capire che cosa sono i servizi e i prodotti finanziari, per sapere cosa devono chiedere quando entrano in banca o in una finanziaria, favorendo così anche un mercato concorrenziale che premia gli operatori più virtuosi. Diamo ai nostri lettori informazioni utilissime per essere dei consumatori consapevoli dei propri diritti e sulle nostre riviste (Soldi&Diritti e AltroconsumoFinanza) affrontiamo gli argomenti attraverso spiegazioni chiare e semplici spesso partendo da un’inchiesta sul campo. In pratica ci mettiamo nei panni dei clienti/consumatori andando in giro e verificando che cosa veramente viene detto e offerto al consumatore dagli operatori di mercato. Questo ci permette anche di evidenziare i comportamenti scorretti ed illeciti che servono per fare azioni di lobby, laddove il consumatore è troppo “piccolo” per opporsi da solo alla pratica scorretta. Altroconsumo lavora così su due fronti: raccogliamo le esperienze che ci vengono segnalate direttamente dai consumatori e viviamo noi stessi le esperienze negative attraverso i nostri mistery shopping, che sono alla base delle nostre segnalazioni alle Autorità competenti.
      • Il secondo obiettivo è “educare al confronto”. Per aiutare i nostri lettori nelle loro scelte abbiamo creato degli strumenti interattivi utilissimi per fare confronti sulle condizioni e trovare rapidamente e in maniera personalizzata i migliori prodotti per il proprio profilo di utilizzo. Sul sito www.altroconsumo.it sono disponibili servizi di confronto per i principali servizi finanziari: i conti correnti, i mutui, i prestiti, i conti di deposito, le carte di credito e le carte prepagate.
      • Il terzo obiettivo è informare i clienti del diritto al reclamo per risolvere un problema. In questo modo Altroconsumo ha costruito una banca dati enorme di reclami e segnalazioni che ci danno periodicamente la possibilità di verificare i problemi maggiormente sentiti e critici. Il consumatore ha la possibilità di esporre una specifica criticità attraverso il nostro call center, scrivendoci sulla pagina facebook, oppure inserendo un reclamo sulla nostra App “Ora basta”; per i casi particolari, poi, c’è l’assistenza del nostro servizio dedicato. E ancora ci sono le azioni di stampa, i convegni, i tavoli di confronto con le istituzioni che ci servono per portare avanti le nostre idee e le nostre battaglie e quindi anche, come già successo in passato, per modificare una legge a favore del consumatore.

      2. Come sono collegati tra loro i concetti di educazione finanziaria, inclusione finanziaria e empowerment dei consumatori?

      Quanto ho detto prima di per sé dimostra come fare educazione finanziaria corretta serva anche ad aumentare l’autostima dei consumatori e li abitui a fare scelte corrette, consapevoli, di cui sono essi stessi artefici. Per quanto riguarda l’inclusione finanziaria ovviamente l’educazione finanziaria serve anche a coinvolgere chi è fuori dal sistema. Spesso si tratta di persone che non comprendono quali siano le potenzialità e le caratteristiche dei servizi finanziari, non si rendono conto di cosa è possibile fare con un conto corrente o una carta di credito...

      3. Si può coinvolgere davvero il pubblico adulto in iniziative che trattano tematiche di tipo economico?

      Da qualche anno abbiamo anche la possibilità di un nuovo approccio nel contatto con le persone: gli esperti di Altroconsumo in mezzo alla gente. Il festival di Altroconsumo a Ferrara (ndr sarà a Ferrara dal 22 al 24 maggio 2015) ci dà la possibilità di fare educazione finanziaria con nuove modalità di comunicazione: ad esempio il coinvolgimento di attori per presentare in maniera più semplice e diretta temi come le carte di pagamento, la lettura dell’estratto conto, il credito al consumo. La gente è piacevolmente coinvolta attraverso giochi e scenette e così rendiamo più leggero quello che normalmente è considerato davvero tanto noioso, anche con l’ausilio di postazioni multimediali che permettono all’utente di verificare la propria situazione economica, quali prodotti possono essere adeguati e la convenienza di un determinato mutuo o di un altro servizio bancario. E dunque certo che si può coinvolgere il pubblico adulto. L’esperienza del Festival di Ferrara ci ha insegnato che le persone adulte possono essere coinvolte in maniera divertente anche nel loro tempo libero su temi noiosi e complessi usando nuove modalità di comunicazione come ad esempio uno spettacolo teatrale o una lezione animata o ancora le testimonianze video o dei giochi interattivi.

      4. Lei ha partecipato all’elaborazione dei testi della pièce teatrale “Econosofia”.  Cosa le ha lasciato questa esperienza?

      Innanzitutto la dimostrazione che è possibile partire da mondi diversi ed arrivare ad un risultato condiviso. E’ chiaro che il testo di Econosofia è diverso da quello che sarebbe stato se solo Altroconsumo avesse contribuito a scriverlo o se solo Abi avesse contribuito a scriverlo. Siamo partiti da punti di vista differenti, ci siamo confrontati e alla fine si è giunto a questo risultato che al pubblico è piaciuto. Ancora una volta la pièce teatrale ha dimostrato di essere un buono strumento per coinvolgere gli adulti e tenerli concentrati su un argomento, quello finanziario, che di certo di per sé non ha molto appeal.

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