Fondazione per l'educazione finanziaria
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      Ilaria Cuzzolin

      Ilaria Cuzzolin, 37 anni, giornalista e blogger. Alla fine del 2010 la casa editrice dove lavora fallisce; con i risparmi messi da parte decide di staccare la spina per un po' e così parte per 8 mesi, zaino in spalla, alla volta del Sudamerica. Mentre girovaga da uno Stato all'altro, conosce quello che sarebbe diventato il suo futuro marito. Nel 2012 nasce la sua bambina, Flor, e nessuno dei due ha ancora un lavoro. Il sussidio di disoccupazione è finito da un pezzo ormai, così Ilaria si inventa campionessa di risparmio e decide di mettere nero su bianco le sue strategie anti crisi in un blog www.mammarisparmio.it. Il blog nel frattempo si è trasformato nel suo nuovo lavoro e anche il marito ha trovato un'occupazione.
       

      1. Parli a tuo figlio del denaro e dell'importanza di risparmiare?

      Mia figlia sta per compiere tre anni ciò nonostante vedo che ha già ben chiaro il concetto di soldi. Ovviamente i suoi sono ragionamenti molto semplici, se però le capita di trovare una monetina in giro, la prende e corre a metterla nel salvadanaio sulla credenza. Fra i tanti giochi, poi, c'è anche una cassa, che ricorda quelle del supermercato. Così spesso facciamo finta di fare le spesa e naturalmente non manca la parte dello scambio: io le consegno un pacco di pasta e e lei in cambio mi da' dei soldini. Credo che sia una maniera intelligente e divertente per far capire ai bambini il valore delle cose. Al contempo, quando lei mi chiede "dov'è papà?", le rispondo che è al lavoro per guadagnare i soldini che ci serviranno per comperare la pappa. Tante piccole cose, che messe assieme, la aiutano a capire il valore dei soldi, naturalmente molto importante qui a "casa risparmio".

      2. Quanto ti senti competente nell'insegnargli i concetti base dell'economia?

      Avendo avuto un passato da giornalista economica, non ho particolari difficoltà nel leggere e capire un quotidiano finanziario. Si tratta naturalmente di concetti ancora molto lontani dato che la mia bambina è ancora così piccola. Però ho un fratello che sta per compiere 12 anni e rimango ogni volta impressionata nel costatare quanto i ragazzini di oggi siano più preparati e svegli rispetto ai miei tempi (ho 37 anni!). Forse merito dei tanti stimoli che ricevono.

      3. Paghetta: sì o no?

      Sono assolutamente favorevole a una paghetta settimanale. Non servono grosse cifre, soprattutto se parliamo di bambini piccoli di 6-7 anni. La paghetta a quel'età deve rappresentare un simbolo: "Ti sei comportato bene, hai preso un belo voto? Allora mamma ti premia perchè hai fatto il tuo dovere". Questo deve essere la paghetta! Poi quando crescono, invece, la paghetta deve essere uno dei modi per responsabilizzarli e dimostrargli che i soldi costano fatica e che per questo devono essere trattati con rispetto. Sì quindi a paghette, solo se ci facciamo aiutare a tagliare l'erba, mettere in ordine la libreria ecc.

      4. Visto che ce lo ricorda anche EXPO2015, quanto è importante non sprecare?

      Oggi come oggi evitare gli sprechi non è solo una necessità oggettiva, in un mondo dove le risorse naturali vanno via via diminuendo ma è anche un dovere morale. Purtroppo i divari tra le popolazioni ricche e quelle povere continuano a farsi più evidenti: da un lato abbiamo una piccola fetta di mondo che pasteggia a champagne e dall'altra una moltitudine di persone che fa fatica anche a trovare un bicchiere d'acqua. Mio marito, che è colombiano, mi ha insegnato a guardare le cose con occhi diversi, avendo lui dovuto affrontare momenti in cui acqua e luce venivano frazionati. Io li ho sempre dati per scontati, ma quando sai che qualcuno che ami ha dovuto avere a che fare con certe difficoltà, le cose, improvvisamente, si fanno più reali, concrete. Come dire, fanno più male... ecco perchè noi stiamo molto attenti a non sprecare, per esempio non lasciando mai scorrere l'acqua quando ci laviamo i denti.

      5. I blog, le app, i social hanno un ruolo nell’educazione al risparmio?

      Tutta la Rete, i social network, le applicazioni rappresentano un ottimo strumento per educare al risparmio e per aiutare a risparmiare. Basti pensare a tutto il nuovo e crescente fenomeno dei coupon e dei buoni sconto, ma anche all'avvento delle applicazioni che da mobile ti permettono di operare sui mercati finanziari di tutto il mondo con un click, seduto in metropolitana. Queste cose erano impensabili solo fino a qualche anno fa. E poi c'è facebook dove ci si può confrontare su tante tematiche e darsi consigli. Noi mamme, per esempio, ci siamo date tutte una mano e ancora lo facciamo sulle Mammerisparmio - Unite contro la Crisi per capire tutte le dinamiche burocratiche relative alle tante riforme attuate su temi a noi sensibili come la famiglia e la scuola.

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