Fondazione per l'educazione finanziaria
  • Area Riservata
  • Contattaci
  • Chi Siamo
  • Scuole
  • Famiglie
  • Eventi
  • La Fondazione
  • Cosa Facciamo
  • I Partecipanti
  • Comitato di consultazione
  • Comitato scientifico
  • Edufin
  • Il Punto
  • Programmi didattici
  • Didattica a Distanza
  • Progetti speciali
  • Edutainment
  • Rubriche
  • Strumenti per conoscere l'economia
  • Eventi Scuole
  • Programmi didattici
    • Primarie
      • Il programma Kids
      • Accedi all'area riservata
      • Iscriviti
    • Secondarie di I grado
    • Secondarie di II grado
    • Che impresa ragazzi!
    • Educare all’economia civile
    • Pay like a Ninja
    • Risparmiamo il Pianeta
    • Pronti, lavoro… via!
    • CPIA
  • Didattica a Distanza
  • Progetti speciali
    • Il futuro conta
    • Te la racconto io l’economia!
    • Progetto Diderot
    • Agire economico consapevole nei bambini
    • I Fuoriclasse della Scuola
    • Progetto PreVisione Economia
    • Finanza per il sociale
    • Capire la finanza – Redooc
    • KIDS - Campioni di risparmio
    • European Money Week 2021
      • European Money Quiz
      • European Money Quiz - Termini e condizioni
      • Come partecipare allo European Money Quiz
    • #iorestoacasa con FEduF
    • ONEEF – Osservatorio Nazionale Educazione Economico-Finanziaria
  • Edutainment
    • SmartTalk
    • LEGOnomia
    • Fiabe per bambini
      • Fiabe e Denaro 2
      • Fiabe e Denaro
    • Spettacoli teatrali e conferenze spettacolo
      • Neuromagia
      • Econosofia
      • Economy quiz show
      • Scegli cosa voglio™
    • Videopillole
      • #iorestoacasa conbeppeghisolfi
      • Edupop
      • Pillole ADEIMF
      • Educonomia
      • Le parole della Finanza
      • Gesù economista
      • Econosofia - Web serie
    • Giochi
      • Economiamo
      • E-Islands
      • Quizzettone
  • Rubriche
    • Mamme e papà digitali
      • Oliviero Forti
      • Diego Rizzuto
      • Paola Cirilli
      • Alessandra Losito
      • Roberto Cammarelle
      • Chiara Mancarella
      • Federico Molinari
      • Marina Argalìa
      • Claudia Porta
      • Claudia De Lillo
      • Armando Persico
      • Cristina Perciaccante
      • Erica Vecchione
      • Annalisa Quaranta
      • Federico Vercellino
      • Giulia Mandrino
      • Chiara Burberi
      • Viren Beltramo e Savino Genovese
      • Federico Ferro
      • Ermanno Ferretti
      • Ilaria Cuzzolin
      • Angela Ercolano
      • Francesco Uccello
      • Anna Rita Vizzari
      • Roberto Castaldo
      • Fabrizio Fontana
      • Serena Oliva
      • Laura Anzano
      • Luca Maragno
      • Monica Vicentini
      • Patrizia Eremita
      • Daniela Capaldo
      • Monica Ragazzi
      • Francesca Papetti
      • Michela Calculli
      • Monica Boscolo
      • Antonella Pfeiffer
      • Laura Russo
      • Elisa Castrogiovanni
    • Ipse Dixit
      • Il genere di un bambino influenza le scelte di risparmio delle famiglie?
      • Donne e senso di colpa nell’uso del denaro
      • I vantaggi di una società cashless
      • L’educazione finanziaria prima di tutto in famiglia
      • Il diritto del consumo
      • Donne senza portafoglio
      • La Finanza per i più deboli, le frontiere dell’inclusione
      • Vincere la sfida europea con metodo
      • Le donne e l’educazione finanziaria
      • Il Museo che fa da apripista alla cultura economica
      • L’educazione finanziaria per i più piccoli
      • Le infinite frontiere del digitale
      • Occhio al Ponzi style
      • TAN e TAEG sul palcoscenico
      • Gli influencer dei millenial
      • Felicità nelle scelte economiche
      • Risolvere i problemi con la magia
      • Fare economia è fare ricerca
      • Le contaminazioni positive
      • Tra sogni di vita e consapevolezza
      • A Bruxelles con passione
      • Il denaro di Pinocchio e il nostro
      • La sostenibilità economica
      • L'educazione finanziaria nel lungo periodo
      • Non si perde mai. O si vince o si impara
      • Rappresentiamo l'Italia in Europa
      • Felici in modo sostenibile
      • Matematica ed educazione finanziaria
      • Educazione finanziaria e previdenza complementare
      • Il terapista finanziario
      • L'educazione finanziaria per tutti
      • Il risparmiatore maleducato
      • Donne e materie STEM
      • Thinking aloud
      • L'aria che tira
      • La finanza islamica
      • Salva Denaro
      • Le scienze allegre
      • Cuore e Denari
      • La scuola è un bene comune
      • La fiducia non basta
      • Le scelte confuse
      • Bamboccioni no!
      • Maschio o femmina. Fa differenza?
      • Passione per l'economia?
      • Gli italiani e l'educazione finanziaria
    • Lo hai visto?
      • The crash
      • Gold - La grande truffa
      • Noi e la Giulia
      • La grande scommessa
      • The wolf of Wall Street
      • Sole a catinelle
      • Margin call
      • Le donne del 6° piano
      • Il gioiellino
      • Il signore della truffa
      • Wall Street: il denaro non dorme mai
      • I love shopping
      • Tutta la vita davanti
      • Generazione 1000 Euro
      • Si può fare
      • La classe
      • 3 donne al verde
      • The millionaire
      • Il petroliere
      • Inside man
      • Millions
      • Caterina va in città
      • The bank
      • Prova a prendermi
      • 1 km da Wall Street
      • Criminali da strapazzo
      • The Rounders
      • La scuola
      • I soldi degli altri
      • Regalo di Natale
      • Il colore dei soldi
      • Una poltrona per due
      • La stangata
      • Prendi i soldi e scappa
      • Non per soldi... ma per denaro
      • Rapina a mano armata
      • Mary Poppins
      • La morte corre sul fiume
      • Il dominatore di Wall Street
      • Il denaro
    • Lo hai letto?
      • Con la cultura non si mangia
      • Armi, acciaio e malattie
      • Moral tribes
      • Sapiens. Da animali a dèi
      • Utopia sostenibile
      • Un filosofo a Wall Street
      • Finanza comportamentale
      • Risparmiare è facile (se sai come fare)
      • Il Metro della Felicità
      • Prendi i soldi e scappa
      • La terza faccia della moneta
      • Guida per le ragazze e i ragazzi che vogliono scegliere il proprio futuro
      • Cosa succede davvero se…
      • Fate il nostro gioco
      • La radice quadrata della vita
      • I giovani e il rapporto con il denaro
      • Nuove prospettive per l'educazione finanziaria
      • Economia decente
      • La maestra e la camorrista
      • Banchieri
      • Il miracolo dei soldi
      • La dittatura del PIL
      • La crisi della fiducia
      • Marx & Keynes. Un romanzo economico
      • Lettera aperta a uno studente universitario
      • L'economia della ciambella
      • Fior d’impresa
      • Ripensare il capitalismo
      • Educare alla consapevolezza economica
      • Missih – Un alieno sulla terra alla scoperta della finanza inclusiva
      • Homer economicus. L’Economia spiegata dai Simpson
      • Donne di denari
      • Parole di economia e finanza
      • Il club dei super economisti
      • Il denaro di Pinocchio e il nostro
      • Perché educare alla finanza? Una questione sociologica
      • Gli economisti: indovini o scienziati?
      • Capire l’economia for Dummies
      • Era dello sviluppo sostenibile
      • Alice nel paese della Finanza
      • L’economia a fumetti
      • Investire in conoscenza
      • Scacco matto alla partita doppia
      • Gli strumenti finanziari
      • L’economia è una bella storia
      • Economia felice
      • Come decidono i bambini
      • E come Economia
      • Donne sull’orlo della crisi economica
      • La moneta
      • Chiara e l’uso responsabile del denaro
      • I soldi non cadono dal cielo
      • Nati per comprare
      • Figli & soldi
      • Bebè a costo zero
      • L’economia e la finanza spiegate ai ragazzi
      • Educare al denaro
      • Giovani e denaro
    • Economia in lettere
      • A galla
      • La ginestra
      • Il villaggio senza lacrime
      • Libertà
      • La cospirazione delle colombe
      • Il falò delle vanità
      • E le stelle stanno a guardare
      • Storia della mia gente
      • Pinocchio
      • Le avventure di Huckleberry Finn
      • Oliver Twist
      • Un marito ideale
      • La febbre dei tulipani
      • La dama di picche
      • La coscienza di Zeno
      • Il giocatore
      • Il conte di Montecristo
      • Furore
      • Mary Poppins
      • The Literary Book of Economics
      • La stanza rossa
      • Il fiume dell'oppio
      • Il podere
      • Economics in Literature and Drama
      • La vita finanziaria dei poeti
      • Goethe, economista a sorpresa
      • L'idiota
      • La banconota da un milione di dollari
      • L'Ammazzatoio
      • Moby Dick
      • Il libro dell’inquietudine
      • Seta
  • Strumenti per conoscere l'economia
    • Ricerche
      • Rapporti e presentazioni
    • Laboratori
      • Introduzione
      • Indovina come ti pago
      • Chi inventa cosa
      • I soldi in tasca
      • Che bell’impresa!
      • Il viaggio del cotone
      • Conquista il cliente
      • A cosa servono le banche?
      • Chi più ha e chi più spende
      • Rischi e certezze
      • Artigiano, operaio o imprenditore?
    • Le banche
      • Cos'è una banca?
      • Storia della banca
      • Banca Centrale Europea
      • Banca d’Italia
      • La nascita delle banche: una storia italiana
    • Economia Aziendale
      • Come si muovono i soldi
      • L’impresa
      • La gestione aziendale
      • Come finanziare l’impresa
      • Liquidità e solvibilità
      • Il business plan
      • Tasso d’interesse
      • Azienda e produzione
      • Impresa individuale e società
      • L'ambiente e i soggetti
      • Investimenti
      • Bilanci
      • Il conto economico
      • Lo stato patrimoniale
      • La nota integrativa
      • Imposizione fiscale
    • I Maestri
      • Adam Smith
      • David Ricardo
      • Franco Modigliani
      • John Maynard Keynes
      • Joseph Schumpeter
    • I Nobel
      • Dal 2000 ad oggi
      • Nobel 2000
      • Nobel 2001
      • Nobel 2002
      • Nobel 2003
      • Nobel 2004
      • Nobel 2005
      • Nobel 2006
      • Nobel 2007
      • Nobel 2008
      • Nobel 2009
      • Nobel 2010
      • Nobel 2011
      • Nobel 2012
      • Nobel 2013
      • Nobel 2014
      • Nobel 2015
      • Nobel 2016
      • Nobel 2017
      • Nobel 2018
      • Nobel 2019
      • Nobel 2020
      AREA STAMPA >>>
      SEGUICI SU:
      • Facebook
      • Twitter
      • Instagram
      • Youtube
      • Linkedin
      CERCA:
      ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER:

      NOME:

      EMAIL:
      Con l'iscrizione alla newsletter si autorizza il trattamento dei propri dati personali secondo quanto riportato nella privacy policy del sito

      Il terapista finanziario

      Intervista al Prof. Duccio Martelli, Università di Perugia

      1. Nella tua biografia si legge che tra i tuoi principali interessi di ricerca figura la finanza comportamentale. Ci spieghi brevemente quali sono i principi di questa disciplina?

      Siamo più o meno tutti consapevoli che le emozioni e gli stati d’animo influenzano le decisioni quotidiane di ciascuno di noi, in campo finanziario e non. Tuttavia, in passato la maggior parte dei ricercatori in campo economico ipotizzava che i soggetti fossero razionali, ossia in grado di prendere sempre la miglior decisione possibile, riuscendo ad analizzare in maniera accurata tutte le informazioni necessarie per giungere alla scelta ottimale. Le emozioni quindi non avevano alcun peso.
      A partire dalla fine degli anni Sessanta, tuttavia, alcuni studiosi hanno iniziato a mettere in dubbio tale ipotesi, dimostrando invece come i soggetti sono soliti prendere le decisioni non solo a seconda delle emozioni e degli stati d’animo del momento, ma anche in funzione del modo in cui le informazioni sono presentate e dei preconcetti o stereotipi che gli individui possono avere. Nel corso degli anni è stato quindi dimostrato come i soggetti tendono a comportarsi in maniera differente rispetto a quanto suggeriva l’allora teoria dominante. Da questi studi nasce il filone di ricerca della finanza comportamentale, che cerca di spiegare il processo decisionale degli individui in campo finanziario, tenendo in considerazione non solo gli aspetti oggettivi di un problema (come ad esempio le informazioni a disposizione), ma anche i fattori soggettivi, ossia come queste informazioni vengono effettivamente percepite da ciascun soggetto, oltre che gli aspetti emotivi e psicologici di ogni individuo. Nel corso degli ultimi venti anni, gli studi in campo comportamentale hanno registrato un forte incremento, spinti anche dall’assegnazione del Premio Nobel per l’Economia nel 2002 a uno dei padri fondatori della disciplina, Daniel Kahneman che, insieme al collega Amos Tversky (prematuramente scomparso), fu tra i primi ad applicare in maniera sistematica i principi della psicologia al mondo della finanza e dell’economia. Più recentemente due ulteriori premi Nobel sono stati assegnati a studiosi della materia: quello vinto da Robert Shiller nel 2013, che ha sancito la definitiva consacrazione della finanza comportamentale, fino ad allora considerata un filone di studi marginali, e quello ancor più recente assegnato a Richard Thaler, che nel corso degli anni è riuscito ad applicare i principi comportamentali nella realtà quotidiana di ciascuno di noi. Occorre tuttavia ricordare che in precedenza un altro premio Nobel era stato assegnato a Herbert A. Simon per aver evidenziato come gli individui non giungono quasi mai alla scelta ottimale, ma si fermano molte volte alla prima alternativa che reputano essere soddisfacente. Se dobbiamo acquistare infatti un paio di scarpe, non giriamo tutti i negozi della città o visitiamo tutti i siti web; di solito le acquistiamo nel primo negozio che applica un prezzo che riteniamo interessante.

      2. Tornando a Thaler, cosa significa che è riuscito a portare la finanza comportamentale nella vita di tutti i giorni?

      Thaler è famoso per aver coniato il termine “spintarella gentile” (in inglese nudge), che esprime il concetto di aiutare le persone a fare una scelta migliore, senza limitare tuttavia le possibili alternative. Nella realtà quotidiana numerosi sono gli esempi di nudging; uno dei più famosi (e coloriti) è certamente un esperimento che lo stesso Thaler ha condotto nel bagno degli uomini all’aeroporto di Amsterdam, facendo installare dei sanitari con dipinta una mosca al loro interno. La maggior attenzione che gli uomini mettevano nel colpire la mosca, ha ridotto lo sporco dei bagni dell’80%, permettendo quindi all’aeroporto di abbattere i costi di manutenzione e pulizia di diversi milioni di euro all’anno. Numerose tuttavia sono le situazioni durante l’arco della giornata in cui siamo inconsapevolmente in presenza di una spintarella gentile; da qui la forza della stessa: quella di modificare i comportamenti degli individui senza alcuno sforzo da parte dei diretti interessati. Anche in campi al di fuori della finanza, la spintarella gentile ha effetto: è stato ad esempio dimostrato come semplicemente riducendo la grandezza dei piatti, i soggetti sono portati a provare prima un senso di sazietà, rispetto all’utilizzo di piatti di più grandi dimensioni. Basta quindi poco per cambiare il nostro comportamento in maniera indolore e per il nostro bene; occorre solo trovare la “spintarella” giusta. Proprio per questo motivo negli anni più recenti numerosi governi hanno creato dei gruppi di lavoro per attuare politiche di benessere sociale mettendo in pratica i principi della “spintarella gentile” ispirati da Thaler.

      3. Sempre con riferimento alla finanza comportamentale, in quale modo sei arrivato a occupartene in prima persona?

      Mi sono avvicinato alla finanza comportamentale fin dall’età di sei anni; allora non sapevo che si chiamasse in questo modo, ma avevo capito che la psicologia giocava un ruolo determinante in campo finanziario. Il tutto è avvenuto grazie a mio padre, responsabile investimenti di una banca: seguendolo nella sua operatività, specie nella gestione delle finanze familiari, ho appreso i primi rudimenti di analisi tecnica e di gestione del portafoglio, iniziando a capire come individuare i principali stati d’animo che gli investitori provano nei vari momenti di mercato (avidità, euforia, paura, …). Il mio interesse per la psicologia e la finanza è proseguito anche negli anni successivi, portandomi prima a scrivere una tesi universitaria sul tema e poi a frequentare durante gli anni del dottorato di ricerca una summer school presso la Harvard University proprio sulla finanza comportamentale, l’unico corso allora disponibile a livello internazionale. La vita ha voluto che alcune estati dopo quell’esperienza sia io a trovarmi dall’altro lato di quella cattedra: oggi insegno infatti i concetti legati alla finanza comportamentale applicata al mondo delle aziende a studenti e manager che da ogni parte del mondo vengono ogni estate ad Harvard per conoscere o approfondire tali tematiche.

      4. Molti studi dimostrano come il denaro abbia un impatto significativo non solo sulla sfera finanziaria degli investitori, ma più in generale sul loro benessere psico-fisico. Ed è proprio a te che si deve l’introduzione in Italia di una nuova figura professionale, quella del terapista finanziario. Ci racconti di che si tratta?

      Da un lato, l’associazione degli psicologi americani ha dimostrato come il denaro sia la causa principale di stress per tre quarti della popolazione, nonché il motivo più frequente di litigio nelle coppie. Dall’altro, numerose ricerche evidenziano come i rendimenti dei portafogli degli investitori siano profondamente influenzati (in maniera negativa) dalle scelte di acquisto e vendita dei soggetti in momenti sbagliati di mercati, anziché dalle performance dei titoli che compongono tali portafogli.
      La terapia finanziaria rappresenta un nuovo modo di fare consulenza al cliente: in questo caso la consulenza non riguarda i singoli prodotti, ma si concentra sul modo in cui i clienti approcciano il denaro. Per migliorare quindi la salute finanziaria dei clienti, la terapia finanziaria indaga le connessioni fra gli aspetti economici, cognitivi, emotivi, comportamentali e relazionali del benessere finanziario. L’obiettivo di questa nuova disciplina è in ultima analisi quello di migliorare la qualità della vita degli individui, andando ad individuare e, ove necessario, correggere le fonti di stress e le cattive abitudini passate, che stanno ancora generando dannosi comportamenti in campo finanziario. La terapia finanziaria non è quindi rivolta alla cura di patologie legate al denaro, per le quali esistono invece figure specializzate, quanto alla correzione e prevenzione di credenze ed abitudini debilitanti che gli individui possono mostrare nella gestione quotidiana delle loro finanze. Alcune credenze sul denaro sono ad esempio che le persone ricche sono anche avide, che il valore di una persona è dato dalla sua ricchezza e che i soldi fanno la felicità. È stato dimostrato come per i soggetti, che presentano tali convinzioni in maniera accentuata, sia più facile sviluppare comportamenti patologici legati al gioco d’azzardo o comportamenti compulsivi di accumulazione o di spesa del denaro. La terapia finanziaria rappresenta una delle frontiere della ricerca nel campo degli investimenti, che presenta ottime opportunità di sviluppo nel prossimo futuro, visto che, come abbiamo capito, il rendimento del portafoglio è prevalentemente una questione di testa del cliente.

      5. Alla luce della tua relazione quotidiana con gli studenti universitari, secondo te qual è il ruolo dell'educazione finanziaria nella loro formazione personale? Ci sono differenze con i loro coetanei statunitensi?

      Purtroppo sappiamo molto bene che gli italiani si posizionano nella parte bassa delle classifiche, quando vengono confrontati i livelli di educazione finanziaria delle varie nazioni. Tali evidenze sono presenti anche quando paragoniamo solo le fasce giovani di più Paesi. A differenza degli studenti americani, ma anche di quelli del Nord Europa, gli italiani hanno infatti una minor familiarità con gli strumenti finanziari (dal conto corrente alle carte di pagamento, fino ad arrivare all’utilizzo di strumenti di investimento). I coetanei stranieri hanno invece una maggior dimestichezza con l’utilizzo di tali servizi e prodotti: la maggior parte di loro ha avuto già esperienze di investimento dirette in titoli azionari, anche se hanno superato da poco i venti anni. Ciò dipende da una pluralità di fattori, tra cui l’assenza di corsi di finanza personale rivolti proprio agli studenti, corsi che invece sono sempre più presenti nelle università statunitensi. In passato insieme ad un collega abbiamo provato a realizzare un percorso di finanza personale rivolto agli studenti, ma forse i tempi non erano maturi. Oggi i tempi lo sono certamente; occorre solo che il governo, ma più in generale tutta l’industry, decida di investire seriamente nell’educazione finanziaria del Paese.

        Mappa del sito   |    Disclaimer Privacy   |    Area Stampa  
      Codice fiscale: 97783690585 - Sede: Piazza del Gesù 49, 00186 Roma - Registrazione num. 1009/2014