Inside man
(di Spyke Lee, anno 2006)
In una struttura da noir classico, una banda di rapinatori, guidata da Dalton Russel (Clive Owen) entra in una banca e prende in ostaggio dipendenti e clienti. Il caso viene assegnato allo stiloso e brillante Detective Frazier (un sempre meraviglioso Denzel Washington), che instaura un rapporto telefonico con l’autore del sequestro. Per Frazier, un problema non è abbastanza, e un losco intrigo si intreccia con la rapina, coinvolgendo una donna (Jodie Foster) a difesa delle istituzioni.
Perfetto nella sceneggiatura intelligente e “tricky”, intoccabile nella cura dei particolari (il gessato bruciato, il cappello avana, la camicia bianca e la cravatta regimental oro e blu di Denzel sono classe pura), ricco nella regia che culmina nel piano sequenza all’interno della banca, questo “magic touch” d’autore diverte nel mettere in scena una storia che cita Spillaine e Chandler, immergendoli nella poetica da strada del cineasta.