Regalo di Natale
(di Pupi Avati, anno 1986)
E' la vigilia di Natale e quattro amici di vecchia data decidono di nascosto delle rispettive famiglie, di riunirsi in una villa di conoscenti per rivedersi e per giocare a poker: alla partita è stato invitato un danaroso e misterioso industriale, l'avvocato Antonio Santelia. La partita si presenta subito molto interessante e si comincia a giocare forte: immediatamente si delineano i due veri antagonisti, l'avvocato Santelia e Franco. Quest'ultimo sembra avere una fortuna sfacciata, mentre l'altro (giocatore incallito) perde con assoluta indifferenza. Durante gli intervalli del gioco Franco ripensa alla sua prima moglie, Martina, semplice ed ingenua, al suo rapporto con lei che gli rimproverava sempre il suo vizio del gioco. La partita volge al termine, Franco ha vinto parecchio e con quei soldi potrebbe salvare la sua posizione finanziaria, ma Santelia lancia l'ultima sfida con una posta molto alta. Inaspettatamente Santelia gli propone un regalo: non pretendere nulla da Franco purchè questi rinunci a confrontare le carte da gioco. Franco è indeciso: alla fine non accetta l'offerta del rivale. Purtroppo si rende conto che le sue carte sono inferiori a quelle dell'avversario e per lui è la rovina. Poi ognuno se ne torna per la propria strada. Franco va via sconvolto più degli altri poiché ha capito che, oltre la vita, anche i suoi "amici" gli hanno teso un maledetto tranello per carpirgli del denaro credendolo ricco e senza problemi. Torna al suo albergo e non si accorge nemmeno che urta una donna molto attraente, ben vestita e sapientemente truccata. E' Martina, la sua prima moglie, che lui ha tanto amato ma che ora è diventata solo un'appetibile preda di giovani avventurieri...