Fondazione per l'educazione finanziaria
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      Luca Maragno

      Luca Maragno ha 39 anni e da sempre vive nelle favole. Gli piacciono un sacco il cinema e i videogiochi e ha la fortuna di poterci lavorare: tra le tante cose è Direttore Editoriale di Best Movie, la rivista di cinema più diffusa in Italia e di www.movieforkids.it, un sito di cinema che si occupa di film per ragazzi, ha ideato app per far giocare i bambini, ha prodotto e diretto svariate sit-com. Per diletto scrive canzoni e gira cortometraggi. Ha due figli, Marco, 6 anni, e Alessandro, 2 anni.

       

      1. Parli a tuo figlio del denaro e dell’importanza di risparmiare?

      Mio figlio vede il denaro nei film, nei cartoni animati, nelle mani di mamma e papà, è inevitabile parlargliene e cercare di spiegare cos'è. Ha 5 anni e direi che in lui è chiaro il concetto che il denaro proviene dal lavoro e che il denaro serve per fare acquisti. Non ha alcun senso "matematico" della moneta, sebbene a volte ha provato a comprare da solo, per esempio un gelato, attendendo che gli dessero il resto. Non avendo una congnizione matematica, non c'è stata ancora l'occasione di introdurre il concetto di risparmio.

      2. Credi che la paghetta sia uno strumento efficace per educarlo alla gestione del denaro?

      Sono convinto di sì. Penso sia uno strumento importante, altamente responsabilizzante e difficile da gestire bene, sia per i figli sia per i genitori. Al momento mio figlio è troppo giovane per la paghetta, penso che con l'avvio delle elementari e le prime nozioni matematiche arriverà il momento opportuno per introdurla. Per spiegargli le prime nozioni "economiche" ho istituito il baratto: ogni volta che si prende un gioco nuovo, lui è tenuto a sceglierne uno "vecchio" da scambiare. Il baratto è una forma economica basilare, che esula dal denaro, ma racchiude in sé i primi rudimenti dell'economia, obbliga a dare un valore ai propri oggetti e a confrontare questo valore con altre realtà.

      3. Ti senti competente nel trasmettergli i concetti base dell’economia?

      Mi sento spaesato: da una parte c'è la necessità di prepararlo a un mondo e a una realtà che ha messo al suo centro il denaro e il profitto; dall'altra c'è una mia visione romantica del mondo dove i valori che contano non sono quelli monetizzabili. Trovare un equilibrio tra questi due aspetti è una vera sfida.

      4. Qual è il film che consiglieresti ai genitori per stimolare i bambini ad una relazione corretta con il denaro?

      Mary Poppins è un film straordinario e terribilmente attuale: parla soprattutto ai genitori, e tra i tanti messaggi che lancia vi è un attacco alle Banche, al profitto e alla disumanizzazione che il denaro porta nelle nostre vite. E questo potrebbe essere il film che consiglia la mia parte "romantica". La parte "pratica", invece, consiglia "Marco": è una serie animata degli anni '80, dove un bimbo della Genova di inizio '900 di circa 10 anni cerca di risparmiare i soldi facendo diversi lavori per poter comprare il biglietto per un viaggio in Argentina, dove la madre si è trasferita: rende bene l'idea della fatica che richiede il lavoro, della pazienza che richiede il risparmio, descrive il denaro in modo onesto, né buono, né cattivo, solo un (efficace) strumento.

      5. Ti aspetti che la scuola faccia qualcosa?

      Penso che per l'aspetto puramente nozionistico, che è un argomento molto affascinante, la scuola non solo possa, ma debba essere d'aiuto. Lo studio delle forme del denaro nel passato, nel presente e nel prossimo vicinissimo futuro sono aspetti importanti da conoscere: dalla moneta fisica, alla "virtualità" del giorno d'oggi dove usiamo più la carta di credito che le banconote, fino a esplorarne la possibile digitalizzazione (come bitcoin per esempio), sono tutte nozioni necessarie per affrontare in modo preparato il mondo che ci circonda.

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