“EconomiAscuola. A lezione di risparmio, sostenibilità e parità di genere” è il percorso didattico promosso da Banca di Piacenza e FEduF per le scuole primarie e secondarie della provincia di Piacenza. Inserito nei percorsi di educazione civica e orientamento, offre agli studenti incontri e lezioni su cittadinanza economica, uso consapevole del denaro, risparmio, consumi responsabili, parità di genere nel lavoro e nell’economia e pagamenti digitali, con l’obiettivo di promuovere competenze utili per una gestione responsabile delle risorse.

“Pay Like a Ninja - A lezione di pagamenti digitali, sicurezza e contrasto alle truffe” è l’iniziativa promossa da Banca Widiba e dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio per gli studenti delle scuole secondarie di II grado con l’obiettivo di diffondere la cultura finanziaria tra gli studenti, fornendo strumenti pratici e competenze per comprendere il valore del denaro e del risparmio consapevole e per riflettere su come la tecnologia stia cambiando il nostro modo di vivere, lavorare e gestire i risparmi.

TEENS è il programma didattico della Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio dedicato alle scuole secondarie di II grado di ogni ordine che introduce studentesse e studenti alle tematiche economiche e finanziarie avvicinandoli alla realtà sociale, professionale ed economica che li circonda. I temi affrontati riguardano il processo lavoro-reddito-consumo, il risparmio, gli investimenti e i rischi, i mercati finanziari, la banca e la gestione del denaro e lo sviluppo di un progetto imprenditoriale. Integralmente riaggiornato è ora disponibile in versione dinamica.

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne celebrata lo scorso 25 novembre, la FEduF ha lanciato la nuova versione di “Contiamo Pari”, il programma didattico per le primarie e le secondarie di I grado, sviluppato per promuovere parità e consapevolezza finanziaria, contro stereotipi e violenza economica. L’iniziativa nasce per contrastare la violenza economica e favorire l’autonomia finanziaria delle donne, sin dalla giovane età, agendo sulle radici culturali che ancora oggi ostacolano il loro ingresso nel mondo del lavoro.

Il gioco d’azzardo non ha nulla a che vedere con la razionalità. Il risultato è già deciso prima ancora di iniziare. Sempre più spesso lo si considera intrattenimento e passatempo, lo si normalizza e lo si banalizza.
Proprio per questo atteggiamento ci si dimentica che è vietato ai minori, non per caso ma perché è pericoloso e può diventare una dipendenza dal gioco d’azzardo.
Il video “Educazione finanziaria e matematica del gioco d’azzardo”, realizzato nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Piano Operativo Locale GAP di ATS della Città Metropolitana di Milano ci ricorda di leggere i numeri per quello che sono: strumenti di consapevolezza, non di scommessa.

Il progetto, lanciato nel 2024 da Caritas Italiana e Fondazione Conad ETS, con il sostegno di Fondazione Snam ETS e la collaborazione di FEduF, Azione Contro la Fame, ATES Parma, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro e Fondazione Human Age Institute ETS by ManpowerGroup, traccia un bilancio positivo del percorso di inclusione sociale e si prepara per la seconda edizione che coinvolgerà altre diocesi italiane che si aggiungono alle 11 coinvolte lo scorso anno. L’iniziativa, nata per supportare le famiglie più fragili nelle località coinvolte attraverso la formazione su educazione alimentare, energetica, finanziaria e lavorativa, ha rappresentato un modello innovativo di collaborazione tra enti del Terzo Settore, imprese e reti ecclesiali.

“…l’efficacia delle decisioni previdenziali dipende in larga misura dal momento in cui vengono prese: prima si inizia, maggiore è il loro impatto. I primi lavori, i primi risparmi e le prime abitudini finanziarie creano traiettorie che durano nel tempo. Intervenire presto significa prevenire comportamenti miopi e costruire abitudini e sviluppare competenze prima che emergano automatismi disfunzionali”  Paola Aiello, Professoressa associata di Psicologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ci illustra i bias cognitivi che ostacolano la comprensione e l’interesse verso il tema della previdenza.

“Lo stereotipo più difficile da scardinare è quello della donna “che non capisce di soldi”. 
Appena parli di finanza, c’è sempre  qualcuno pronto a spiegarti come funziona, anche se tu magari ci lavori dentro.
È uno stereotipo sottile, perché non ti dicono che non sei capace: ti fanno sentire come se dovessi sempre imparare qualcosa”, Cecilia Forastieri, talentuosa ed emergente stand up comedian della capitale, porta nei suoi monologhi di standup comedy uno sguardo lucido e curioso sul mondo che la circonda, con un focus particolare sugli stereotipi di genere.

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