TAN e TAEG sul palcoscenico

La Readarto Officine Artistiche si occupa di produzione e promozione di spettacoli dal vivo ed eventi culturali, e di formazione artistica, prevalentemente teatrale. Con sede a Roma, è attiva in tutto il territorio nazionale, impiegando personale tecnico altamente specializzato ed inserito in circuiti nazionali di altre attività del medesimo settore.

1. “Economy Quiz Show” è lo spettacolo dedicato alle scuole, di cui siete interpreti e autori, che si interroga sui modi per orientarsi nella giungla di termini e concetti finanziari. Da cosa nasce l’idea di portarlo in scena?

Abbiamo colto al volo un’occasione che ci si è profilata grazie ad Altroconsumo. Ci venne chiesto di allestire uno spettacolo che parlasse dei temi finanziari più in voga, quali: lo shopping compulsivo, il TAG, TAEG, i prestiti e le carte revolving. A questo punto, ci è balenata in mente un’idea: mettiamo su uno show televisivo - molto frequente in tutte le reti - in cui, in maniera semplice, divertente e mai banale, cerchiamo di trasmettere dei rudimenti di quello che è il mondo, complesso e affascinante, della Finanza. Come potevamo chiamarlo se non Economy Quiz Show?

2. Come è stato accolto dai ragazzi e dagli insegnanti nelle diverse città italiane?

Dobbiamo dire la verità: benissimo! Il traguardo più grande che abbiamo raggiunto è stato quello di aver interessato platee di giovanissimi che, al termine dello spettacolo, ci hanno riempito di domande. È questa, a nostro avviso, la grande forza dello spettacolo: attraverso il divertimento, la risata e dei personaggi comuni, si riesce a far arrivare messaggi importanti.

3. Avete in programma lo sviluppo di nuove pièce teatrali dedicate all’educazione finanziaria?

Al momento no. Vogliamo ancora proporre il nostro Economy Quiz Show, anche in un forma ancora più arricchita, che abbiamo sperimentato proprio pochi giorni fa.

4. Il vostro lavoro vi consente di entrare in relazione anche con le famiglie: esiste un modo per intercettare l’interesse e il coinvolgimento dei genitori su argomenti come la gestione del denaro, comunemente percepiti come “complessi” o “noiosi”?

Adottare la semplicità. Quello che abbiamo notato da una piccola indagine fatta prima di scrivere il testo è che c’è grande diffidenza nei confronti di banche, istituti di credito e similari, proprio perché, spesso e volentieri, concetti che dovrebbero essere alla portata di tutti, sono percepiti come insidie. Quando si parla di TAN e TAEG il consumatore, in buona parte dei casi, crede che non siano altro che termini astrusi dietro i quali si celano truffe non dichiarate. Non è chiaramente così. Un po’ più di semplicità nell’esplicazione, però, non guasterebbe affatto.