Dare voce alla cultura dei 17 Obiettivi

Marco Marcocci, lavora in Iccrea Banca dove è Product Manager per il Terzo settore. Impegnato attivamente nel mondo del non profit in qualità di socio fondatore e Presidente dell’Associazione di Volontariato Migranti e Banche Onlus, di Volontario della Fondazione Internazionale Tertio Millennio – Ets (Roma) e di Casa Scalabrini 634 (casa di accoglienza romana che promuove la cultura dell’incontro, dell’accoglienza e dell’integrazione tra persone svantaggiate e comunità locale) nonché di collaboratore esterno di numerose testate giornalistiche dove scrive anche sul Terzo settore.
 

1. Da quale idea nasce “Migranti e Banche”, l’associazione di volontariato che hai fondato nel 2011?

Migranti e Banche è nata dalla voglia di sentirsi utili. All’epoca, con alcuni colleghi del Credito Cooperativo, facemmo una riflessione e decidemmo che un modo per rendersi utili era mettere a disposizione del prossimo le nostre competenze professionali. In altre parole, iniziammo a spiegare in parole semplici i prodotti e servizi bancari, inizialmente ai migranti, da qui il nome, e poi a chiunque volesse ascoltarci.

2. Cosa vuol dire “inclusione sociale e finanziaria” e quali sono i fattori di successo per realizzarla?

L’inclusione sociale e finanziaria è un tassello fondamentale nel percorso di integrazione di una persona nella comunità in cui vive perché permette di conseguire la cittadinanza economica che, a sua volta, è sinonimo di legalità. Sono molti gli ingredienti necessari per ottenerla, al primo posto metterei senz’altro la fiducia che la persona vulnerabile deve avere nei confronti di chi lo accompagna in questo percorso. Ma la fiducia, è bene ricordarlo, va conquistata!

3. Tra 9 anni dovremmo aver raggiunto gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Qual è la tua visione al riguardo?

Premetto che mi piacerebbe sentir parlare di più dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile perché ciò accrescerebbe la predisposizione e la sensibilità dell’uomo della strada verso questi temi e faciliterebbe il raggiungimento del traguardo. Nel nostro piccolo, l’operato che svolgiamo come associazione mira a non lasciare indietro nessuno, quindi è trasversale su molti dei goals in agenda.

4. Lavori in Iccrea Banca, dove ti occupi di Terzo settore, ci racconti quali sono le misure messe in atto delle Banche di Credito Cooperativo a favore della finanza inclusiva?

Le Banche di Credito Cooperativo sono banche di comunità e, in quanto tali, favoriscono relazioni multipolari, creano connessioni e le intrecciano a loro volta per far crescere il territorio. Il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche, lo sviluppo della cooperazione e del risparmio, la crescita responsabile e sostenibile sono soltanto alcune delle misure statutarie che le BCC quotidianamente mettono in atto a favore della finanza sostenibile.