Cuore e Denari

Nicoletta Carbone e Debora Rosciani, sono rispettivamente la "donna di cuore" e la "donna di denari" della trasmissione “Cuore e denari”, il contenitore di Radio 24 che ogni mattina racconta con un occhio all’attualità il mondo del benessere e della finanza personale.

1. Stando agli ultimi Rapporti OCSE, gli italiani sembrano non avere dimestichezza con l’educazione finanziaria. Sulla base della tua/vostra esperienza, quali sono le lacune che andrebbero colmate?

Debora: mancano le cognizioni di base sul funzionamento degli strumenti di risparmio ed è un grave problema perché, a causa di questo, le persone non capiscono quando rischiano troppo e quando si affidano a consulenti non professionali. E poi ci vorrebbe maggiore sforzo educativo generale per insegnare alle persone che non si risparmia o investe perchè un certo prodotto rende in una certa misura, ma perché si hanno obiettivi di vita da raggiungere e bisogna lavorare su quelli.

Nicoletta: Da un lato ci sono un grande pregiudizio e un po’ di pigrizia, che ci portano a non affrontare questi temi perché li consideriamo difficili e noiosi. Basta invece qualcuno che ce li sappia raccontare nel modo giusto per capire quanto sono importanti per la nostra vita quotidiana. Il grande problema, purtroppo, è anche il linguaggio della finanza, che non rende certo questo mondo affascinante ma porta, spesso, le persone a distaccarsi.

2. Il rapporto tra giovani e risparmio è un tema sempre più centrale all’interno del dibattito nazionale. Dal tuo/vostro punto di vista, in che modo l’informazione quotidiana può aiutare i ragazzi a gestire il proprio denaro?

Debora: Con un linguaggio comprensibile, facendo in modo che il tema li interessi e non li allontani. Si deve fare in modo che si sentano responsabili delle loro scelte anche da quando cominciano a maneggiare piccole cifre di denaro per le loro piccole necessità. E non proteggendoli eccessivamente dalle situazioni difficili, come quelle che hanno vissuto molte famiglie negli ultimi anni, ma tenendoli sempre a stretto contatto con la realtà perché aiuta certamente anche a farli rapportare correttamente con il denaro.

Nicoletta: creando una sensibilità, facendo capire ai giovani e alle loro famiglie che ogni gesto quotidiano ha la sua componente “economica” e un suo impatto anche dal punto di vista dei “denari”. È un percorso di consapevolezza che può portare a un nuovo stile di vita. E i giovani hanno senz’altro maggiore flessibilità e apertura al cambiamento rispetto a noi adulti.

3. In che modo la scuola potrebbe avvicinare gli studenti alle tematiche del risparmio e dell’economia? Qual è il passo in più da compiere?

Debora: programmi di eduzione finanziaria stabili e duraturi, non iniziative sporadiche ma istituzionali e definitive. Non si può più prescindere da un ruolo serio della scuola come canale primario per la formazione “finanziaria” dell’individuo. Ma a patto che questo ruolo sia istituzionalizzato e condiviso.

Nicoletta: sicuramente insegnando un vocabolario, leggendo in classe i giornali con l’aiuto dei professori. Chi non è appassionato o interessato in prima persona tende a fuggire dalle pagine economiche, spesso solo perché non ha gli strumenti per comprenderle a fondo.