Armando Persico

Riconosciuto a livello nazionale (è nell’elenco dei 50 migliori insegnanti italiani scelti dal MIUR nell’ambito del Premio Nazionale Insegnanti) e internazionale (è tra i finalisti del Global Teacher Prize), Armando Persico è un esempio di docente appassionato che lavora per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e dell’imprenditorialità. Papà di tre figli, ex commercialista, attualmente insegna economia aziendale e materie giuridiche negli istituti tecnici lombardi.
 

1. Prof. Persico, è tra i cinquanta finalisti del Teacher Prize 2017, un traguardo di grande successo. Oggi la scuola è cambiata, così come gli studenti: nuovi stimoli, nuove conoscenze, nuove esigenze. Cosa vuol dire per lei essere un buon insegnante?

E’ vero che il cambiamento è epocale e a ogni passaggio generazionale si accorciano sempre di più i tempi di reazione alle nuove richieste, ma una cosa non cambia mai ed è insita nella parola utilizzata per descrivere la professione più bella al mondo: insegnante, cioè “essere segno di”. Rimandare all’umano che è presente in ciascuno di noi, recuperare sempre che al centro del nostro lavoro non c’è il “programma da svolgere”, ma c’è una persona che rimanda a una Bellezza più grande.

2. Ha partecipato negli anni con le sue classi al progetto “Che impresa ragazzi”, il nostro concorso che coinvolge le scuole superiori nell’ideazione di un business plan. Crede sia importante avvicinare le future generazioni ai temi dell’imprenditorialità?

Non solo è importante, ma fon-da-men-ta-le. L’educazione all’imprenditorialità permette un approccio veramente reale alla concretezza di tutti i giorni. È ciò che l’imprenditore fa tutti i giorni. Del resto si impara solo facendo proprio l’oggetto dell’imparare, cioè entrando in rapporto totale con esso.

3. L’educazione finanziaria è un tema di importante attualità, oggetto di dibattito politico e istituzionale e che ha coinvolto con la “Buona Scuola” anche il mondo della formazione. Educare i ragazzi a una gestione consapevole del risparmio è fondamentale per fare di loro dei cittadini consapevoli. Qual è il suo parere in merito?

L’educazione finanziaria è un oggetto dell’imparare, come definito sopra, della concretezza del reale. E in quanto tale ha un valore inestimabile. Se inteso nel modo corretto come “a servizio del bene comune”, il risparmio ha un riflesso sociale importantissimo quanto il modo in cui lo si insegna.

4. Oltre ad essere un insegnante è anche padre di tre figli: riesce a trasferire la passione per il suo lavoro anche in famiglia?

Come i miei genitori mi hanno trasferito la passione per il lavoro (mio padre muratore, mia madre camiciaia, lavori duri, ma sempre affrontati con il sorriso ogni mattina) con il loro esempio, così anch’io mi auguro di poter trasferire la bellezza per il lavoro ai miei figli, qualsiasi esso sia.